Prima di lasciare Las Vegas ci fermiamo in un disconut di cui avevamo letto grandi cose e poi partiamo per Zion Canyon
Ci siamo fermati lungo la strada a pranzare e per la prima volta nel nostro viaggio ci siamo fatti un hamburger da Wendy … una catena che vanta 50 anni di storia e che si fa vanto del fatto di non usare mai carne surgelata ma solo fresca.
È stata una bella esperienza anche perché ho scoperto che hanno una insalata con anche mirtillie e fragole che mi ha fatto impazzire!!!
Ottima davvero, in più hanno il massimo del sistema refill.
Vale a dire una torre con uno schermo a cui sono collegati tutti i tipi di bevande disponibili, non le ho contate ma devono essere più 100, tu scegli quella che vuoi e ne prendi come è quanta ne vuoi, sempre con ghiaccio ovviamente. Gli americani vanno pazzi per il ghiaccio. Anche lungo la strada I benzinai hanno macchine che vendono sacchi di ghiaccio. Le persone si muovono con casse termiche che riempiono con il ghiaccio. Non mettono in fresco le bottiglie, mettono il ghiaccio nelle bevande e nell’acqua. Tutti gli alberghi (anche le topaie) hanno nel corridoio o alla reception una macchina del ghiaccio, che produce cubetti, in ogni camera c’è un secchiello da riempire. In quasi tutti gli alberghi c’è anche la macchinetta per fare il caffè filtrato ovviamente.
Prima di entrare nel Canyon vi fermiamo in un negozio che fuori ha mucchi di pietre di diverso tipo che vende un tanto al pound, qualche dollaro al pound.
Fantastico per me e Bruno.
Ci fermiamo un po’ di tempo e facciamo qualche acquisto.
Zion è bellissimo.
Lasciata la macchina all’ingresso c’è un pullman navetta che risale il canyon facendo un totale di 9 fermate. Il Canyon è molto stretto e con dei colori meravigliosi è stato scavato dal Virgin river, un fiume non tanto grande ma soggetto a violenti Flash flood, piene improvvise che distruggono tutto e possono essere anche mortali per i visitatori. Si chiama Zion perché i primi che lo hanno scoperto erano Pellegrini e visto lo splendore di quel luogo hanno pensato ad una nuova terra promessa, la nuova Sion. E chi potrebbe dargli torto, una vallata ricca di vegetazione in mezzo al deserto!La nostra fermata è l’ultima la numero 9, ci abbiamo messo una ventina di minuti ad arrivare e il viaggio è stato piacevole perché nel pullman un disco ci ha raccontato la storia e le caratteristiche della valle.
Facciamo l’inizio della camminata che si chiama Narrow. Una camminata che si svolge prima lungo il corso del fiume, poi dentro il fiume, man mano che si sale la valle diventa sempre più stretta fino ad arrivare ad essere un paio di metri. Per fare tutto il giro occorre un permesso speciale e un’autorizzazione dei Ranger. Noi non siamo così estremi, ci facciamo la nostra passeggiata lungo i bordi del Virgin, con decine di scoiattoli che ci vengono a salutare e poi dentro al fiume per un tratto fino ad una cascata.
Bruno fa il bagno e al ritorno si lascia trasportare dalla corrente per fare prima.
Salutato lo Zion partiamo in direzione Bryce Canyon dove vogliamo arrivare per il tramonto.
Il parco prima del Canyon è pieno di daini che pascolano tranquillamente, il Canyon è qualcosa che veramente fa sentire la presenza Creatore, con la luce del Tramonto diventa una cosa da togliere il fiato. I colori rosa e rosso sfumato uno spettacolo. Ci siamo fermati su una panchina a rimirare quello spettacolo e poi siamo scesi nel Canyon facendo uno dei percorsi di Sunset view.
Ce lo siamo goduti fino a quando c’è stata luce e poi attorno alle 9, 9,30 siamo partiti per Salt Lake City.
Questa tappa è stata esagerata. Dovevo prenotare prima. Ma comunque il fatto di sapere che avevo una struttura prenotata mi ha dato tranquillità. Siamo arrivati poco dopo mezzanotte.
Non ho ancora parlato dei benzinai. La prima volta è stato un po’ un problema. Tutte le pompe, le singole pompe, hanno lo slot dove inserire la carta di credito, solo che se non hai il pin non puoi procedere…. (io ovviamente non mi ero portato il pin della carta) mi sono trovato un po’ in difficoltà ho fatto un po’ di prove poi sono entrato e sono andato alla cassa. In realtà è molto semplice, gli chiedi di precaricare una cifra sulla pompa numero tal dei tali e loro ti fanno un impegno di spesa sulla carta, tu fai il pieno e se la somma della benzina che hai messo è inferiore a quello che hai chiesto ti viene addebitata solo quella cifra. Quindi no problem. Lo scrivo perché io non l’ho capito subito, la prima volta avevo chiesto di caricare 70 dollari (in realtà entrando ho detto Euro e quello giustamente mi ha guardato e ha detto non so quanto è il cambio…) poi quando sono andato a fare il pieno a 65 la pistola si è bloccata… io ovviamente ho continuato a inserire fino a quando la benzina non è uscita dal serbatoio (pirla che sono), non volevo lasciare soldi al benzinai, poi ho letto la ricevuta della carta e mi sono tranquillizzato.