Volo Bologna Londra – poi Londra – Los Angeles.
All’aeroporto di Londra i controlli sono stati molto intensi.
Ci hanno più volte verificato il contenuto dei bagagli a mano e ci hanno fatto interviste sui motivi del nostro viaggio (quanto costa il parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina, dove siamo diretti ecc. ecc).
L’aeroporto di Heathrow è davvero grande e pieno di negozi e ristoranti.
Il volo American Airlines.
Saliti a Bordo abbiamo avuto una piacevole sorpresa, i servizi a disposizione dei passeggeri sono notevoli, ampia scelta di film anche in Italiano, tv in diretta, giochi, musica.
Il viaggio è stato lungo.
Sul Canada abbiamo incontrato una quarantina di minuti di turbolenza che un po’ ci ha fatto sudare.
Arrivati a Los Angeles abbiamo cercato la navetta per il nostro Car Rental che era Dollar (prenotato tramite Auto Europe). La navetta ci ha portato alla sede della Dollar distante una decina di miglia dall’aeroporto.
Auto Europe aveva inviato una mail prima della partenza che un po’ ci aveva messo in agitazione ma tutto è andato bene. La mail diceva: “comunicate esattamente il vostro orario di arrivo presso l’agenzia perché potrebbero dare via la macchina”, noi avevamo comunicato l’orario di arrivo dell’aereo e ci siamo fatti qualche problema, ma poi abbiamo pensato che era assurdo preoccuparsi e avevamo ragiona.
Come indicato da Auto Europe nel contratto, tutte le assicurazioni erano comprese e quindi non ci sono state sorprese.
Attenzione le auto non hanno il navigatore occorre noleggiare a parte il Gps, un navigatore portatile! Fondamentale farlo!!!!
Il cellulare anche se avete un contratto USA non sempre prende soprattutto nei parchi e quindi si rischia di non sapere dove andare.
In ogni caso, oltre al Gps è utile avere anche una cartina stradale per le situazioni di emergenza.
Completate le procedure ci hanno dato il contratto e ci hanno mandato nel parcheggio dicendo, scegliete l’auto che più vi piace fra quelle della vostra categoria e mettete in moto, le chiavi sono dentro. Non mi era mai capitato.
Nel piazzale c’erano diversi modelli della categoria da noi scelta SUV REGULAR SIZE (dove regular size per gli americani è il più ingombrante e potente venduto in Europa)… quello del noleggio ha fatto una battuta .. finalmente una auto normale, oggi ho dato via solo scatolette… e poi ha alzato un contenitore per caffè che teneva sulla scrivania e da cui ogni tanto sorseggiava del caffè e ha detto, scusa ma per noi in America questo è un espresso… era un contenitore da 750 ml..
L’impiegato, di origini Italine, si chiama Rico, e ha detto che aveva preparato per la sera “ossobuco” e fuochi pirotecnici.
Ci aspettavamo i fuochi pirotecnici, siamo arrivati il 4 di luglio, ma non l’ossobuco….
La macchina su cui è caduta la nostra scelta è un Nissan Pathfinder blu. Potenzialmente da 7 posti. Un macchinone.
L’ultima raccomandazione di Rico è stata per la benzina… qua si chiama gasoline o semplicemente gas, mi ha detto, mi raccomando non ci mettere il Diesel, ma la benzina Regular a 87 ottani, mi ha salutato con una battuta “credo che rispetto alla benzina Italiana sia così poco potente che voi in Italia preferireste piuttosto usare il vino come carburante.”
Caricati i bagagli siamo partiti.
Prima destinazione Hotel vicino all’Aeroporto. Hampton Hinn Hotel!
Abbiamo pagato 140 Euro a notte che non è poco, ma soldi davvero ben spesi, al ritorno abbiamo avuto modo di vedere il livello degli altri hotel della zona e l’Hampton Hinn Hawthorne è davvero di un altro livello.
Con poi un parcheggio privato attaccato, perfetto.
Camera con due letti queen size.. perfetta per 3 persone..
Lasciati i bagagli e rinfrescati un attimo siamo partiti per Santa Monica … per vedere i festeggiamenti del 4 luglio.
La sfilata era già finita… c’era un quantitativo di gente mostruoso lungo in Molo dove finisce la Rout 66. Abbiamo fatto un bagno veloce nel Pacifico… era la prima volta per me e Bruno.
Abbiamo passeggiato avanti e indietro in attesa delle 9pm ora prevista per i fuochi d’artificio.
In quelle poche ore abbiamo scoperto alcune cose dell’America:
1 – è davvero un crogiolo di razze
2 – la lingua inglese non è ovunque la più parlata
3 – i prezzi sia dei ristoranti che delle cose in genere sono piuttosto alti
4 – dalle 9 pm in poi gran parte dei ristoranti inizia a chiudere, rimangono aperti i fast food che di solito fanno H24 e poco altro.
5 – la tecnologia è usata ovunque ad un livello che ancora noi non immaginiamo neanche. Un baracchino per le patatine, che vendeva solo patatine fritte in 3 formati e con la variante con e senza salse, aveva una cassa computerizzata e ben due terminali … uno di fronte alla friggitrice e uno lato consegna alle persone.
I fuochi visti da Santa Monica sono stati una delusione. Perchè in realtà li facevano a VENICE e quindi li abbiamo visti davvero da lontano.
Stravolti dalla fatica del viaggio siamo tornati all’albergo.
Prendere confidenza con la guida non è stato semplicissimo, gli incroci sono in gran parte regolati da semaforo, le rotonde non esistono, con il rosso chi volta a destra può comunque passare, il semaforo si trova dalla parte opposta dell’incrocio e non dal lato di chi guida come da noi, perciò occorre attenzione. Mai impegnare l’area dell’incrocio neppure parzialmente e anche se c’è fila continua. Mi è capitato di farlo, ero in fila e avevo le gomme dietro sul passaggio pedonale perché non potevo andare avanti, una signora sulla sedia a rotelle che passava tranquillamente ha però bel pensato di dare un pugno sulla macchina in segno di protesta.
Il risveglio all’Hampton è stato piacevole.
Colazione abbondante, la classica americana con l’aggiunta di macchine per fare Waffle.
Distributore di pastella da versare sullo stampo caldo e aspettare il tempo segnato da un countdown. Fantastico.
Siamo andati a Beverly Hills, passeggiata per Rodeo Drive, e Wilsheir Avenue, pranzo da Chipotle sulla Rodeo drive: ottimo burrito! Abbiamo scoperto la logica del refill infinito delle bevande.
Ti danno un bicchiere e tu puoi riempirlo tutte le volte che vuoi di tutte le bevande gassate possibili o di acqua o di the freddo.
Dopo Beverly Hills, Hollywood.
Passeggiata davanti al ChineseTheater. Walk of fame.
Acquisti nei negozi di souvenir, visita al museo You Believe or not … delle cose più strane… ci siamo andati solo io e Bruno, l’ingresso costa 23 dollari, divertente ma evitabile.. Abbiamo passeggiato per la Hollywood boulevard, foto alla Collina con la scritta Hollywood poi ce ne siamo andati.
In zona c’è un parco famoso perché oggetto di diversi film. Il Tar Pit, uno stupendo parco con al centro una grande pozza di catrame che emerge dal fondale e si mischia all’acqua. In questa pozza sono stati ritrovati reperti di diverse specie animali delle ere passate. Evidentemente gli animali si avvicinavano e poi rimanevano impigliati nella melma. C’è un bellissimo museo. Anche qua e là in mezzo al parco ci sono bolle di catrame che emergono dall’erba. Il parco è bello e tranquillo frequentato solo da locali e non da turisti perché fuori dai giri soliti! È stato proprio una bella scoperta.
Los Angeles è una immensa città, che si estende enormemente in senso orizzontale, che ha al suo interno tante città.
Hollywood, Beverly Hills, Down town con i suoi grattacieli, Chinatown con le insegne in cinese, Korea town con le insegne in coreano, la zona dei pozzi petroliferi che richiamano il Texas (con quelle strane pompe da petrolio in funzione ovunque). Zone dove si percepisce grande ricchezza e dove regna un grande ordine e zone con miseria, caos e povertà estrema.
Siamo andati a Downtown a passeggiare in mezzo si grattacieli che Bruno non aveva mai visto. Non è proprio come essere a Manhattan ma l’impatto è forte.
La sera siamo andati a Venice Beach.
Abbiamo fatto una lunga passeggiata sulla spiaggia poi abbiamo noleggiato tramite un app che si chiama Citrus, un monopattino elettrico c’è è diffusissimo in tutta la zona della costa ma anche in città. Funziona con la logica del Bike sharing. La app mostra sulla piantina i mezzi disponibili vicini e si noleggiamo al volo.. È stato molto divertente.
C’erano di sicuro tante cose da fare a Los Angeles ma visto che non ci interessano i parchi come Disneyland o gli Universal studio e che l’obiettivo della nostra vacanza erano principalmente i parchi direi che abbiamo fatto tutto quello che era “necessario”.